+39 3484501925
invest77srl@gmail.com
Portale Clienti
stefano pasin - sicurezza sul lavoro treviso
stefano pasin - sicurezza sul lavoro treviso

Infortuni in itinere: un rischio spesso sottovalutato

Quando si parla di infortuni sul lavoro, l’attenzione si concentra spesso esclusivamente sugli ambienti produttivi. Tuttavia, una parte significativa del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori si manifesta fuori dai cancelli dell’azienda, durante i tragitti quotidiani casa-lavoro: sono i cosiddetti infortuni in itinere, che l’INAIL riconosce a tutti gli effetti come infortuni professionali.

Negli ultimi anni, numerosi studi hanno evidenziato una stretta correlazione tra stress lavoro-correlato e incidenti stradali: stanchezza mentale, tensione costante, scarsa qualità del sonno e affaticamento cognitivo sono fattori che compromettono la concentrazione alla guida, aumentando il rischio di incidenti anche gravi.

Per questo motivo, una buona gestione dello stress in azienda non solo migliora il clima organizzativo e il benessere dei lavoratori, ma rappresenta un vero strumento di prevenzione, capace di ridurre anche gli infortuni in itinere. In quest’ottica, promuovere una cultura della sicurezza più ampia e consapevole, che vada oltre i meri adempimenti normativi, diventa una responsabilità condivisa tra datore di lavoro e lavoratori.

Cosa sono gli infortuni in itinere?

Gli infortuni in itinere sono quegli incidenti che avvengono durante il tragitto tra l’abitazione e il luogo di lavoro, e viceversa e sono riconosciuti e tutelati dall’INAIL secondo l’art. 12 del D.Lgs. 38/2000, purché rispettino determinati criteri:

  • Il tragitto deve essere diretto e senza deviazioni non giustificate.
  • Il mezzo utilizzato deve essere idoneo e coerente con le condizioni del lavoratore.
  • L’interruzione del percorso è ammessa solo per motivi di forza maggiore o necessità legate al lavoro.

Cosa dicono i dati?

Nel primo semestre 2025, l’INAIL ha registrato oltre 54.000 infortuni in itinere, con un aumento dello 0,9% rispetto al 2024. Questo dato, seppur contenuto, mostra un andamento costante e preoccupante.

A colpire maggiormente è però il dato relativo agli infortuni mortali in itinere: +24,4% rispetto all’anno precedente, con 168 casi denunciati. In Veneto, il contesto si fa ancora più drammatico: tra gennaio e luglio 2025 si è registrato un aumento complessivo degli infortuni, con una crescita significativa anche per le donne.

Questi numeri mostrano quanto il tragitto casa-lavoro rappresenti un punto critico nel sistema di prevenzione aziendale, troppo spesso ignorato nella valutazione dei rischi.

Il legame tra infortuni in itinere e stress lavoro-correlato

La pressione lavorativa, la mancanza di equilibrio tra vita privata e professionale, l’ansia da performance e altri elementi legati allo stress sono fattori che aumentano il rischio di incidenti stradali.

Guidare in condizioni di stanchezza mentale o affaticamento può avere conseguenze gravi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte evidenziato la correlazione tra stress e capacità cognitive ridotte, tra cui:

  • tempi di reazione più lunghi,
  • minore attenzione al contesto,
  • cali di concentrazione prolungati.

Prevenire lo stress in azienda significa quindi anche ridurre il rischio di infortuni in itinere, contribuendo alla sicurezza del lavoratore ben oltre l’orario di lavoro.

Cosa può fare l’azienda: DVR, formazione e benessere organizzativo

Un’azienda consapevole può (e dovrebbe) intervenire in modo integrato su più livelli:

  • Inserire il rischio in itinere nel DVR, valutandone l’impatto in relazione alla posizione geografica, ai turni, ai mezzi utilizzati dai dipendenti.
  • Offrire formazione sulla sicurezza stradale, sulle tecniche di guida sicura e sulla prevenzione del rischio stress-lavoro correlato.
  • Attivare politiche di benessere organizzativo, come flessibilità oraria, promozione della mobilità sostenibile e percorsi di supporto psicologico.
  • Coltivare una cultura della sicurezza trasversale, che coinvolga tutti i livelli aziendali e promuova comportamenti responsabili anche fuori dall’azienda.

Queste azioni non solo migliorano la sicurezza, ma rafforzano la reputazione dell’impresa e riducono il rischio di assenze prolungate, vertenze e sanzioni.

Conclusione: una sicurezza che va oltre l’obbligo

La prevenzione degli infortuni in itinere non si esaurisce nell’adempimento burocratico. È una scelta strategica che parte da una visione più ampia della sicurezza, in cui il lavoratore è visto come persona nella sua interezza, dentro e fuori l’azienda.

Investire nella formazione, nell’ascolto e nel benessere non è solo un dovere morale, ma un vantaggio competitivo. Perché un lavoratore più sereno è anche un lavoratore più attento, produttivo e sicuro — ovunque si trovi.

Vuoi aggiornare il DVR della tua azienda o attivare un percorso di prevenzione efficace?

Contattami: con oltre 20 anni di esperienza al fianco delle PMI venete, ti aiuto a integrare il rischio in itinere nella tua valutazione aziendale e a creare percorsi formativi realmente utili e personalizzati.

Per maggiori informazioni ti invito a contattarmi

Modulo Contatti
Stefano Pasin, consulente esperto in sicurezza sul lavoro da oltre 20 anni, promuove ogni giorno una cultura aziendale centrata sulla sicurezza e sulla formazione continua.
© Copyright 2025 - Invest77 Srl - CF 01343760268 - P.IVA 01343760268
Via della libertà 1 - 31050 – Ponzano Veneto (TV)
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram